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DermatologiaNews

Virosi Cutanee

By 24 Luglio 2014Gennaio 28th, 2019No Comments

Sono infezioni della cute ad eziologia virale, la classificazione varia a seconda dell’agente e della sede corporea interessata.

Le verruche sono manifestazioni cliniche dell’infezione da HPV, la trasmissione è favorita da microtraumi, dalla frequentazione di piscine e dal tipo di professione (macellai, veterinari..etc.) e la loro prevalenza è valutata attorno al 7-10% della popolazione generale. Dal punto di vista clinico si distinguono:

le verruche volgari che si localizzano per lo più alle superfici dorsali delle mani e delle dita con interessamento sottoungueale e periungueale associato a sintomatologia dolorosa ed appaiono come lesioni vegetanti papillomatose, a superficie cupoliforme, ipercheratosica, rugosa, grigiastra , di dimensioni variabili da 1 a più mm;

le verruche piane hanno come sedi elettive il volto, il dorso delle mani, polsi e ginocchia, assumono l’aspetto di piccole papule a superficie liscia, poco rilevate con diametro di 3-4 mm di colore rosa pallido e camoscio;

le verruche plantari possono avere un aspetto discoide con alone ipercheratosico, endofitico nelle sedi di appoggio o presentarsi come lesioni solide superficiali multiple confluenti a formare una placca rilevata indolore a sede in punti non soggetti a pressione.

I condilomi anogenitali hanno una eziologia riconducibile al Papilloma Virus ma interessano le pseudomucose e le mucose genitali e sono caratterizzati da lesioni esofitiche vegetanti biancastre tipo cavolfiore coinvolti nella patogenesi dei carcinomi anogenitali nelle stesse sedi.

Immagine 1 verruche volgari Immagine 2 verruche piane Immagine 3 verruche plantari Immagine 4 condilomi-acuminati

Le infezioni da Herpes Simplex virus sono le più comuni infezioni virali nell’uomo. Esistono due varianti di questo virus, HSV1 ed HSV2, il primo associato generalmente all’infezione oro-labiale, contagia prevalentemente in età infantile o nell’adolescenza, il secondo,invece,l’ HSV2, la cui infezione, solitamente genitale, compare dopo l’inizio dell’attività sessuale.

L’infezione primaria è spesso asintomatica, ma si può presentare anche come una stomatite o gengivo- stomatite, in alcuni casi anche grave e diffusa, con le caratteristiche vescicole (pseudomucosa, cute ) o afte (mucosa) di piccole dimensioni. L’infezione acuta risolve in genere spontaneamente senza reliquati, ma il virus persiste allo stato latente nei gangli trigeminali, per riattivarsi anche dopo molti anni. La riattivazione, può essere scatenata da fotoesposizione, traumatismi locali (peeling, laser) o altre cause di stress fisico e psicologico, incluse le fluttuazioni ormonali (ciclo mestruale); si manifesta con parestesie localizzate, prurito e/o bruciore che precedono di qualche ora la comparsa delle vescicole. Queste evolvono con rottura delle vescicole e formazione di croste , con risoluzione in 6-8 giorni senza reliquati.

Immagine 6 HSV2 Immagine 5 HSV1

L’Herpes Zoster è causato dalla riattivazione del virus varicella-zoster (VZ) rimasto latente nei gangli delle radici dorsali dei nervi cranici e spinali dopo la varicella. I fattori che contribuiscono alla riattivazione del virus sono età, stress ed immunodepressione (iatrogena, infezione da HIV, etc..).

Nell’ 80% dei pazienti le manifestazioni cutanee sono precedute da sintomi prodromici come dolore e parestesie, più raramente astenia e febbricola, della durata di 3-5 giorni. Il caratteristico quadro clinico interessa un solo dermatomero ma talora ne può essere coinvolto più di uno. Lungo i segmenti dei nervi bersaglio, si possono osservare macule eritematose e placche edematose ben delimitate che confluiscono in chiazze eritematose unilaterali e dolorose. Le tipiche vescicole disposte a grappolo compaiono nel giro di 12-24 ore . Dopo altri 2-4 giorni le vescicole diventano confluenti, per poi acquisire un contenuto torbido ed evolvere in elementi necrotici e crostosi in circa 7-12 giorni. In pazienti immunocompetenti, la guarigione si ha in genere in 2-3 settimane. Le sedi più frequentemente colpite sono regione toracica e cefalica, meno colpiti il distretto cervicale, lombare e sacrale.

In pazienti immunodepressi (terapie immunosoppressive, infezione da HIV) lo Zoster può avere manifestazioni atipiche con infiammazione associata ad emorragie e necrosi.

Immagine 8 Varicella Zoster Immagine 7 Herpes Zoster

L’infezione da mollusco contagioso è causata da un virus appartenente alla famiglia dei Poxvirus, è  trasmessa nel bambino da contatti casuali, negli adulti più spesso da contagio sessuale e comunque mediante contatto umano diretto l’agente virale infetta solo la cute.

La clinica è caratterizzata dalla comparsa di piccole papule rosee con ombelicatura centrale. Le sedi tipiche sono le regioni inguinali, ascellari, e del collo. Negli adulti la regione più a rischio è quella genitale.

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