Il Fisiatra è il medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa con particolare esperienza nel trattamento di disabilità causata dalle diverse affezioni patologiche e/o dal dolore e con competenze specifiche in ambito neuromuscolare, osteoarticolare, cognitivo-relazionale, biomeccanico-ergonomico e psicologico. Possiede peculiari conoscenze sulle problematiche funzionali cardiovascolari, respiratorie, uro-ginecologiche, metaboliche e nutrizionali. Ha competenze per valutare e affrontare le problematiche relative alla limitazione dell’autonomia e partecipazione della Persona in relazione al proprio ambiente fisico, familiare, lavorativo e sociale. Mira, pertanto, al massimo recupero delle funzioni e abilità con un approccio olistico alla persona. Lavora in team interprofessionale e interdisciplinare e lo coordina nella realizzazione del progetto riabilitativo avendo come obiettivo l’outcome attraverso il massimo recupero delle funzioni e abilità della Persona.
LE STRUTTURE PER LA RIABILITAZIONE
L’assistenza riabilitativa viene erogata in strutture e servizi sanitari collocati a diversi livelli: ospedaliero, distrettuale (ambulatoriale e domiciliare), extraospedaliero e residenziale (a ciclo continuativo o diurno in strutture specifiche di riabilitazione) che possono essere di carattere pubblico o privato.
Il Dipartimento di Riabilitazione ingloba tali strutture e costituisce l’organizzazione su cui fondare la rete riabilitativa e i relativi collegamenti nel territorio. Lo scopo principale è quello di organizzare le diverse attività riabilitative, coordinandole con varie strutture e servizi. Si pone in collaborazione con gli altri dipartimenti e con i distretti per facilitare il percorso di cura del paziente in modo univoco ed efficace.
Consta di:
S. C. (Strutture Complesse): operano in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital e, in alcuni casi, erogano anche trattamenti in lungodegenza. Includono le Strutture Semplici preposte a servizi di recupero e rieducazione funzionale rivolti sia alle Unità Operative della struttura ospedaliera che all’utenza esterna che afferisce al Sistema Sanitario Nazionale. Possono, altresì, essere presenti Reparti di degenza ad alta specialità riabilitativa (unità e centri spinali, per gravi cerebrolesioni etc.) o anche strutture di riabilitazione che hanno in carico disabilità collegate a cardiopatie, patologie oncologiche, respiratorie o per l’infanzia.
Centri ambulatoriali: svolgono attività di recupero e rieducazione funzionale attraverso un trattamento globale della condizione di menomazione e/o disabilità e del dolore.
Presidi di riabilitazione extraospedaliera a ciclo diurno e/o continuativo: accolgono i soggetti nella fase post-acuta per il recupero delle funzioni lese e il ripristino dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana.
RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali): prestano assistenza temporanea di tipo sanitario e sociale, talora anche con valenza riabilitativa, ai soggetti con patologie in via di assestamento verso la cronicità, con prospettive di rientro a domicilio o di passaggio in strutture protette.
Il Centro Ausili per l’autonomia: ha la funzione di informare il paziente, di prescrivere e di collaudare un ausilio adeguato alla disabilità. E’ inserito nel dipartimento di riabilitazione, in quanto l’ausilio (ortesi o protesi) fa parte del progetto riabilitativo ed è coordinato, in collaborazione con le altre figure del Team, dal Fisiatra.
TEAM RIABILITATIVO
La presa in carico riabilitativa della Persona necessita di approcci ed interventi coordinati in base al progetto individuale e quindi richiede il coinvolgimento di molteplici professionisti, che si integrano in rapporto all’evoluzione delle cure. Tale situazione organizzativa rende possibile il “governo” complessivo delle risorse impiegate rispetto agli obiettivi ed ai risultati.
Infatti la riabilitazione è avvantaggiata rispetto ad altri settori sanitari in quanto riconosce nel team l’unica modalità interprofessionale per la presa in carico globale del soggetto. Questo innovativo approccio è garantito dalla coesione e dalla profonda collaborazione di professionisti specificamente preparati, organizzati in gruppi interprofessionali (fisioterapista, terapista occupazionale, neuropsicomotricista dell’età evolutiva, logopedista, psicologo, assistente sociale, infermiere, etc.) e dalla capacità del Fisiatra di stabilire e condurre integrazioni interdisciplinari con altri Medici (ortopedico, neurologo, cardiologo, pneumologo, reumatologo, neuropsichiatra infantile, medico dello sport, geriatra, oncologo…) che, partecipando alla valutazione funzionale e alla pianificazione del progetto riabilitativo, vedono al centro del proprio operare il principio costituzionale di tutela della salute della persona insieme al medico di medicina generale e al pediatra di libera scelta.
PROGETTO RIABILITATIVO
Viene definito per ciascun paziente un “progetto” di recupero della disabilità in seguito ad un’accurata valutazione clinica e strumentale che riguarda anche le eventuali comorbilità e le relazioni ambientali per garantire un approccio globale alla persona.
Il progetto è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi stabiliti in base al bilancio funzionale iniziale, alle aspettative in termini prognostici ed alle esigenze del soggetto. Consente l’integrazione con le attività della Comunità per rispondere ai bisogni socio-assistenziali della Persona in relazione alle sue condizioni e alla situazione sociale della famiglia. Ricerca il conseguimento di un quadro soddisfacente di autonomia nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e, successivamente, se possibile, al recupero delle abilità che condizionano lo svantaggio personale, sociale ed economico. Si distinguono obiettivi a breve e lungo termine sintetizzabili schematicamente in 4 fasi:
– fase della prevenzione del danno e di eventuali menomazioni secondarie
– fase della riabilitazione
– fase del completamento del recupero
– fase del mantenimento del recupero acquisito e del reinserimento.