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Allergologia ed Immunologia clinicaNews

Allergia

By 6 Giugno 2014Luglio 28th, 2014No Comments

L’allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario che combatte contro sostanze di per sé innocue presenti nell’ambiente e in natura, riconoscendole come patogene anche se non costituiscono alcun pericolo per la salute. Questo scatena processi infiammatori nei diversi tessuti e organi. Le reazioni più intense tendono a verificarsi soprattutto a livello della pelle e delle mucose. I sintomi tipici sono costituiti da ostruzione nasale, scolo nasale, prurito oculare, lacrimazione, asma, orticaria. In Italia le allergie colpiscono circa il 20% degli adulti e addirittura un bambino su 3 in età scolare lamenta disturbi allergici.

Circa 20.000 sono le sostanze che possono provocare allergia. Queste sostanze sono chiamate allergeni: pollini, acari della polvere, pelo di animali, muffe, alimenti, veleno di imenotteri.

MECCANISMI DELLA REAZIONE ALLERGICA

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Se un allergene entra in contatto con le mucose, il naso o la congiuntiva dell’occhio, il sistema immunitario si comporta come se si trattasse di una minaccia per l’organismo e costruisce proteine, dette anticorpi (IgE), che agiscono contro l’allergene.

Al primo contatto con l’allergene non accade nulla, ai contatti successivi l’allergene si lega agli anticorpi IgE presenti sulla superficie di alcune cellule dell’organismo, chiamate mastociti. La reazione fra allergene e anticorpo provoca la degranulazione di queste cellule con conseguente rilascio di sostanze, tra le quali l’istamina, che scatenano un’infiammazione nella sede del contatto con l’allergene. Inoltre, possono verificarsi reazioni anche in zone lontane del corpo.

DIAGNOSI DI ALLERGIA

La diagnosi delle allergie può essere effettuata con test specifici:

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Il prick test si utilizza quando è presente una sintomatologia respiratoria e si ha il sospetto che tale sintomatologia possa essere di tipo allergico. Il test consiste nell’applicazione cutanea del probabile allergene che è fatto penetrare nella pelle con un piccolo ago; se la reazione è positiva, dopo 20 minuti, sul sito di applicazione si genera un pomfo (piccolo rigonfiamento), circondato da una zona arrossata più o meno ampia, talvolta si può anche avere prurito. Il prick test si esegue e si legge in 15-20 minuti.

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Il patch test è il test che si usa nei casi di sospetta dermatite da contatto. Alcune sostanze chimiche (es. nichel, cromo, coloranti, profumi, resine, etc), presenti in oggetti di uso comune, possono determinare la comparsa di dermatiti pruriginose ed escoriate (eczemi) con un meccanismo di tipo allergico. Il test si esegue direttamente sul paziente e richiede tempi di lettura più lunghi rispetto al prick test. I cerotti, sui quali sono presenti delle cellette in ciascuna delle quali si pone una piccola quantità di sostanza da testare, sono applicati sulla pelle del dorso (vedi figura) e devono restare ben aderenti sulla cute per almeno 48 ore. Trascorso questo tempo, si procede con la rimozione, la lettura e l’interpretazione delle eventuali positività.

Rast Test e Prist Test consistono rispettivamente nella ricerca di IgE specifiche e di IgE totali nel sangue. Si utilizzano in caso di risposta dubbia del prick test o d’impossibilità  ad eseguirlo.