«Non condannate la masturbazione. È fare del sesso con qualcuno che stimate veramente!» (Woody Allen)
A cura della Dott.ssa Valentina Giagulli, Psicologa Clinica e Psicoterapeuta specializzata in Terapia Breve Strategica, esperta in Psicologia Giuridica e Psicologia del Comportamento alimentare e Tecniche di gestione del peso corporeo.
L’idea di scrivere questo breve articolo è nata dall’ esigenza di rispondere a tante domande che molte donne fanno o vorrebbero fare, o non ne hanno il coraggio: l’autoerotismo femminile.
Quello della masturbazione è un tema affrontato molto spesso in maniera poco chiara. L’educazione sessuale in famiglia o a scuola, carente se non addirittura fuorviante, fa ben poco per aiutarci a capire questa pratica, e a darle una giusta collocazione nella nostra vita.
Non me ne voglia il genere maschile se ho deciso di limitare la discussione alla sessualità femminile…uno dei principali motivi è che nell’immaginario collettivo viene spontaneo pensare che per i maschietti sia un’azione abitudinaria quella di masturbarsi, mentre viene vista con molto meno spontaneità quando si fa riferimento al mondo femminile.
Nonostante viviamo in una società evoluta, dove il sesso e le sue rappresentazioni sono continuamente ostentati, la masturbazione rappresenta una delle zone d’ombra dell’ erotismo; qualcosa di cui è difficile parlare, proprio perché riguarda la nostra sfera più intima e privata. Non se ne parla! Sono pochissime le donne che lo dichiarano apertamente e, ancora peggio, molte arrivano persino a negarlo…educate a considerarla una pratica disdicevole e non adatta a delle brave ragazze, per molte l’argomento resta ancora oggi “intoccabile.
La questione interessa ovviamente entrambi i sessi ma sicuramente l’aspetto femminile è quello che ancora oggi paga gli effetti del “buon costume”.
L’autoerotismo coinvolge l’85% delle donne ed è anche il mezzo migliore per raggiungere l’orgasmo, tuttavia fa fatica a scrollarsi di dosso l’alone di reticenza, vergogna e sensi di colpa che lo hanno da sempre accompagnato. La mia non vuole quindi essere una provocazione ma un invito rivolto a uomini e donne a riconsiderare l’ipotesi di poterne parlare liberamente per cercare di rendere questo argomento un pò meno peccaminoso di quanto non sia per la nostra societa’…. Scegliere di masturbarsi è soggettivo ma discutere dell’ argomento non è vietato, anzi potrebbe risultare benefico anche alla soddisfazione sessuale della coppia.
La parola masturbazione ha origini latine e nasce dall’unione di due parole ovvero “Manu” e “Stuprare”, diventando quindi “violare con mano”.Nel corso dei secoli tale etimologia ha creato i presupposti proibitivi che hanno condannato aspramente la pratica dell’autoerotismo.
Una visione fortemente negativa della masturbazione fu diffusa dalla scienza medica fra l’inizio del Settecento e la fine dell’Ottocento. Numerosi scienziati, attribuirono alla masturbazione e alle polluzioni indotte ogni sorta di malattia: febbri, orrende pustole, cecità, e perfino l’epilessia e la tubercolosi spinale.
Solo all’inizio del Novecento, con la nascita della sessuologia, questo atteggiamento negativo fu abbandonato.
Correlata alle grandi questioni umane del sesso e della generazione della vita, la masturbazione ha interessato le grandi religioni monoteiste avendo quasi sempre una connotazione negativa, più o meno marcata.
Nel Cristianesimo, la problematica sulla masturbazione nasce esplicitamente in occidente solo a partire dal VI secolo ad opera dei centri monastici anglosassoni e celtici. Nel Medioevo, invece, comincia a svilupparsi nei confronti della masturbazione un atteggiamento rigido e severo.
Essa infatti, risulterebbe essere l’espressione di una sessualità nella quale manca l’elemento relazionale, opponendosi al messaggio di amore di Dio.
Per queste ragioni la tradizione della Chiesa cattolica e molte altre Chiese cristiane, in particolare i movimenti pentecostali, considerano la masturbazione peccato grave.
La Chiesa cattolica afferma ancora oggi che la masturbazione è una perversione.
Al giorno d’oggi la sessualità si è fatta più libera, e molte delle congetture metropolitane sui danni fisiologici che potrebbe procurare possono essere finalmente sfatate; sono senza dubbio i sensi di colpa associati all’attività masturbatoria, per il giudizio morale che la stigmatizza, a favorire la ‘superstizione,’ fortemente radicata nella nostra cultura, che essa possa provocare danni fisici o psichici.
L’educazione che riceviamo gioca un ruolo fondamentale nella nostra visione della sessualità sin dai primi anni di vita.
Oltre ad essere fisiologica, sul piano psicologico l’autoerotismo è collegato a cambiamenti profondi nella percezione del sé, con particolare riguardo, anche se non esclusivamente, alla psicologia dell’età evolutiva.
Si è sempre detto che la sessualità della donna sia più complessa di quella maschile, ma lasciare che sia l’uomo a svelare i misteri del piacere femminile non fa che contribuire ad una grande perdita: la conoscenza di se stesse! Imparare a conoscere il proprio corpo e le sue reazioni, avere consapevolezza di tutto ciò che arreca piacere, può dare numerosi spunti per vivere al meglio anche il sesso di coppia. Una donna che scopre i suoi punti piacevoli e sa come raggiungerli sarà in grado di guidare il proprio partner al raggiungimento di soddisfazione sessuale di coppia.
La masturbazione diventa quindi un eccezionale fattore predittivo del livello percettivo e qualitativo della sessualità vissuta.
Le donne che riescono a raggiungere l’orgasmo attraverso la masturbazione anche nel rapporto con il partner spesso usano tale tecnica come ulteriore stimolo. Numerose ricerche in sessuologia clinica hanno riscontrato che le donne che si dedicano all’autoerotismo hanno una vita sessuale molto più attiva e soddisfacente e raggiungono più facilmente l’orgasmo rispetto a quelle che non la praticano.
Alla luce di una vita sessuale di coppia attiva, molte donne non riescono a capire le ragioni per cui il proprio partner continui comunque a ricorrere alla masturbazione. La risposta a tale dubbio è che bisogna distinguere una sessualità relazionale e una sessualità individuale. Entrambe hanno una loro specificità e non sono assolutamente in contrasto, né tantomeno la masturbazione deve essere vista come un’azione compensatoria rispetto a una sessualità di coppia insoddisfacente. Le persone che vivono serenamente la loro sessualità non si pongono il problema di eliminare la masturbazione quando subentra una relazione di coppia, ma neanche quella di mantenerla a tutti i costi. Sono aspetti diversi del benessere sessuale, che possono essere gestiti in maniera personale in base alle proprie esigenze. E questo vale per gli uomini quanto per le donne. Se rivolgete questa domanda ad un uomo, vi risponderà che masturbarsi è diverso! A volte deriva da un’esigenza puramente fisiologica, a volte rappresenta l’esperienza di mettere in atto fantasie che esulano dalla realtà concreta di un rapporto di coppia. Probabilmente questa consapevolezza farà saltare su tutte le furie alcune donne che cullate dalla fantasia romantica dell’amore urleranno all’adulterio!!
Bene! Care donne sappiate che ricorrere alla masturbazione ed in quegli attimi di piacere intimo e individuale potrà portarvi a scoprire un grande potenziale di conoscenza del vostro corpo, dei vari aspetti del piacere e della vostrafemminilità! Quante volte sarete rimaste deluse dalla prestazione sessuale del vostro partner, e siete ricorse alle confidenze tra amiche, affermando di non essere soddisfatte!! Masturbarvi potrebbe farvi strategicamente aggirare l’ostacolo della delusione! Come? Conoscendo esattamente quello che volete che un uomo faccia per arrecarvi piacere! In più, vedere soddisfatte le vostre esigenze renderà il vostro partner orgoglioso di se stesso e delle sue prestazioni.
Riguardo alla sessualità ogni individuo si muove in maniera soggettiva. A volte l’assenza della masturbazione può essere indicatore di un qualche tipo di difficoltà rispetto alla sessualità altre volte può essere semplicemente una scelta! Provo un piacere maggiore in altro modo e non sento l’esigenza di masturbarmi. Non bisogna passare da un eccesso all’altro! Demonizzare la masturbazione ha portato le persone nei secoli ad avere diversi problemi rispetto la sessualità in generale, ma è anche opportuno non fare della pratica dell’autoerotismo un must, ma promuovere una corretta informazione a riguardo favorisce lo sviluppo di un equilibrio nella propria vita sessuale e relazionale.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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Thomas Laqueur, Sesso solitario. Storia culturale della masturbazione, Il Saggiatore, 2007
Françoise Dunand, Dei e uomini nell’Egitto antico, Parte 3, L’erma di Bretschneider, 2003. ISBN 88-8265-225-4